Il Dott. Martello parla di osteoporosi su Canale 10: come riconoscerla e prevenirla

osteoporosi dott martello

Il 26 aprile sono stato ospite della rubrica SALUtiAMO, in onda su Canale 10 e realizzata in collaborazione con il Marilab Group. Questo spazio informativo è dedicato ai temi della prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie, e in quell’occasione ho avuto il piacere di approfondire un argomento di grande rilevanza: l’osteoporosi. Durante l’intervista abbiamo parlato delle principali cause di questa patologia silenziosa e dei metodi più efficaci per arrivare ad una diagnosi precoce. Non poteva mancare un focus sulla prevenzione: un aspetto fondamentale, perché come spesso si dice… prevenire è meglio che curare!

Nel mio nuovo articolo, condivido i punti salienti dell’intervista e alcuni consigli pratici per una corretta gestione dell’osteoporosi.

Che cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi è una patologia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una progressiva riduzione della massa ossea e da un’alterazione della microarchitettura ossea.
Queste modifiche rendono le ossa più fragili e predisposte a fratture, anche a seguito di traumi lievi o movimenti abituali.
Le fratture osteoporotiche più comuni interessano le vertebre, il femore prossimale e il polso.

Secondo le stime, in Italia circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini convivono con questa malattia.
L’invecchiamento della popolazione, soprattutto oltre i 65 anni, fa prevedere un incremento significativo dei casi nei prossimi anni, con conseguenze importanti anche in termini di spesa sanitaria e qualità della vita.

L’osteoporosi si distingue in due grandi categorie:

  • Osteoporosi primaria, che comprende la forma giovanile (più rara), quella postmenopausale (legata alla diminuzione degli estrogeni) e quella senile (associata all’invecchiamento fisiologico).
  • Osteoporosi secondaria, che deriva da altre malattie (come patologie endocrine o gastrointestinali) o dall’assunzione prolungata di farmaci che compromettono la salute ossea, come i corticosteroidi.

Quali sono le cause ed i fattori di rischio per l’osteoporosi?

Numerosi fattori possono aumentare la probabilità di sviluppare l’osteoporosi. Alcuni sono modificabili, mentre altri dipendono da predisposizioni genetiche o fisiologiche:

  1. Età: Con l’avanzare dell’età, la densità ossea tende a diminuire naturalmente, soprattutto dopo i 50 anni.
  2. Sesso femminile: Le donne, in particolare dopo la menopausa, sono maggiormente esposte al rischio a causa del calo degli estrogeni, ormoni fondamentali per la salute scheletrica.
  3. Storia familiare: Una predisposizione genetica incide in modo significativo. Avere genitori con fratture da fragilità aumenta il rischio.
  4. Alimentazione inadeguata: Una dieta povera di calcio e vitamina D compromette il metabolismo osseo.
  5. Stile di vita sedentario: L’assenza di attività fisica, soprattutto quella che coinvolge il carico scheletrico, può accelerare la perdita di massa ossea.
  6. Fumo e abuso di alcol: Entrambi sono fattori tossici per le ossa e interferiscono con l’assorbimento e l’utilizzo del calcio.
  7. Malattie croniche: Patologie come il diabete, i disturbi della tiroide o del fegato possono influire negativamente sull’osso.
  8. Uso di farmaci osteopenizzanti: L’uso prolungato di corticosteroidi o alcuni antiepilettici può ridurre la densità ossea.
  9. Peso corporeo basso: Un BMI inferiore alla norma è associato a una minore riserva ossea.
  10. Menopausa precoce: La perdita anticipata della protezione ormonale estrogenica aumenta il rischio di osteoporosi in età più giovane.

Anche se presenti più fattori di rischio, è comunque possibile intervenire in modo efficace per prevenire l’osteoporosi, soprattutto attraverso la correzione dello stile di vita.

 

Come si effettua la diagnosi di osteoporosi?

La diagnosi dell’osteoporosi è multidisciplinare e può coinvolgere diverse figure mediche: endocrinologo, internista, geriatra, fisiatra, reumatologo e ortopedico.

I principali passaggi per una diagnosi corretta includono:

  • Anamnesi accurata: Rileva la presenza di fattori di rischio personali e familiari, abitudini di vita e presenza di sintomi o fratture pregresse.
  • Esame obiettivo: Valutazione clinica generale, con attenzione ad eventuali segni come la riduzione dell’altezza o la cifosi dorsale, che possono suggerire fratture vertebrali.
  • Densitometria ossea (MOC-DXA): È il test strumentale di riferimento per misurare la densità minerale ossea (BMD). I risultati sono espressi in T-score, secondo i seguenti criteri:

     

    • BMD normale: T-score tra +2.5 e -1.0
    • Osteopenia: T-score tra -1.0 e -2.5
    • Osteoporosi: T-score inferiore a -2.5

    Nei pazienti anziani o con artrosi vertebrale, la misurazione della densità ossea al femore può fornire risultati più attendibili rispetto alla colonna vertebrale.

Esami di laboratorio: Sono fondamentali per:

  1. Escludere altre malattie metaboliche ossee.
  2. Identificare forme secondarie di osteoporosi.
  3. Valutare lo stato metabolico e indirizzare la terapia più adeguata.

Quali sono i consigli per prevenire l’osteoporosi?

La prevenzione dell’osteoporosi si fonda su interventi mirati, con l’obiettivo di mantenere una buona salute ossea nel tempo. Tra le principali strategie troviamo:

  1. Corretta alimentazione:

     

    • Calcio: Essenziale per la struttura ossea. Si trova nel latte e derivati, ma anche in verdure a foglia verde (come cavoli e spinaci), legumi e frutta secca.
    • Vitamina D: Favorisce l’assorbimento del calcio. È presente in pesce grasso, uova, fegato e latticini. L’esposizione solare regolare è importante per stimolarne la sintesi, ma con l’età questa capacità si riduce: spesso è utile l’integrazione, soprattutto negli anziani.
  1. Attività fisica regolare:
    • Sono particolarmente utili le attività che sollecitano il carico scheletrico, come camminata veloce, corsa leggera, salire le scale, danza o esercizi di resistenza.
    • Anche il lavoro con pesi leggeri o l’uso della cyclette può contribuire al mantenimento della massa ossea.
    • La camminata è spesso consigliata agli anziani per la sua sicurezza, ma le ricerche indicano che per ottenere un reale beneficio sulla densità ossea è preferibile integrare esercizi a impatto moderato o alto.
  1. Evitare fumo e alcol: Sono due tra i principali nemici delle ossa.
  2. Monitorare la salute ormonale e metabolica: Specialmente in caso di menopausa precoce o patologie croniche.

In conclusione

L’osteoporosi è una condizione molto diffusa e spesso sottovalutata, che può compromettere significativamente la qualità della vita a causa delle fratture da fragilità. Tuttavia, riconoscere precocemente i fattori di rischio e adottare uno stile di vita sano rappresentano le armi più efficaci per prevenirla e contrastarla. Una corretta alimentazione, l’attività fisica mirata e il supporto medico specialistico sono le basi per ossa forti a ogni età.

Cerchi una soluzione per la tua Osteoporosi?